-
Attrazioni Locali
Tutti i luoghi raggiungibili dalla nostra struttura da poter scoprire e che non riuscirete più a dimenticare.
- Home
- Attrazioni Locali
Un'esperienza unica!
Una delle destinazioni più amate dai turisti italiani e stranieri è di sicuro il Gargano, situato al nord della Puglia rappresenta il punto più verde della Regione, caratterizzato dalla grande distesa del Parco nazionale del Gargano, il luogo ideale da scegliere per una vacanza completa: fatta sia di magiche spiagge che di paesaggi verdi e con rilievi che emergono nell'entroterra. Un patrimonio naturale assolutamente unico, che rappresenta uno dei maggiori punti di forza del turismo locale.
San Giovanni Rotondo
Il piccolo borgo nel cuore del Parco Nazionale del Gargano è un importante polo del turismo religioso internazionale, grazie alla figura di Padre Pio da Pietrelcina, che qui visse e operò. È la cripta del Convento di Santa Maria delle Grazie, dove sono conservate le sue spoglie, il fulcro della devozione, meta di costanti pellegrinaggi, oggi racchiusa nel nuovo complesso progettato da Renzo Piano.
Le mura di cinta, fatte costruire da Federico II, impreziosite dalla torre cilindrica, oggi sede del Museo delle Arti Popolari, abbracciano il centro antico, costellato da luoghi di devozione come la Chiesa di Sant’Orsola e quella di Sant’Onofrio e la Cappella della Madonna di Loreto. Tra le vie del centro, s’incontrano anche le chiese di San Giuseppe artigiano, di San Nicola e di Santa Caterina.
continua a leggereMonte Sant'Angelo
Il centro più elevato del Gargano (843 m.), è situato in mirabile posizione panoramica su uno sperone meridionale del promontorio con la vista aperta a ovest sul Tavoliere e a sud sul golfo di Manfredonia. Lo sperone su cui si distende è di natura calcarea e presenta perciò caverne e grotte tra le quali più nota è quella in cui si trova l'altare di S. Michele Arcangelo.
L'intera suggestione della sua storia si fonde appunto con la consacrazione e le vicende di una chiesa dedicata nel 493 - secondo la tradizione - all'arcangelo Michele. Il primo nucleo della chiesa sarebbe stato realizzato da Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto, a ricordo della resistenza opposta vittoriosamente dalla sua città ad un'incursione barbarica, grazie alla apparizione dell'arcangelo Michele in una grotta del Monte. Secondo una più recente tradizione la chiesa sorse nella seconda metà del sec. VI su una più antica badia basiliana, nel quadro di una riorganizzazione politico-religiosa del ducato longobardo di Benevento, che fece della chiesa di S. Michele il santuario nazionale dei Longobardi del Mezzogiorno italiano. Da quest'epoca perciò esso diventa meta di una intensa tradizione di pellegrinaggi che si è continuata fino ai nostri giorni.
continua a leggereManfredonia
La ridente cittadina dauna conta oggi circa sessantamila anime e si estende lungo la fascia costiera; confina a Sud con Zapponeta ed a Nord con il territorio di Monte Sant’Angelo, ai piedi del Gargano. Il clima è temperato tutto l’anno con valori di 16° C. Situata a poca distanza dalla progenitrice Siponto, divenuta una immensa palude a seguito dell’evento tellurico del 1223 che la distrusse quasi interamente. Il suo fondatore, il “biondo e bello e di gentile aspetto” re Manfredi, figlio del grande Federico II, amò tanto la terra di Puglia ed in particolare la Capitanata, da renderla immortale per avervi realizzato numerose opere. ” Se il Signore”, disse Federico, “avesse conosciuto questa piana di Puglia, luce dei miei occhi, si sarebbe fermato a vivere qui”.
Ragioni strategiche, militari ? , lo sviscerato amore per questa terra benedetta da Dio, ricca di lussureggianti immense distese di verde e di selvaggina?, oppure il desiderio di restituire pace e serenità al tanto provato popolo sipontino scampato al terremoto?, o addirittura per emulare il grande condottiero Diomede che circa duemila anni prima, reduce dalla guerra di Troia, per trovare pace, approdò in questi luoghi per costruirvi una città?, indussero Manfredi a porre mano alla costruzione della nuova Siponto? Tanti sono gli interrogativi. Certo è che egli, dopo averne disegnato la pianta, convocò presso di se studiosi, maghi ed astrologi, perchè gli consigliassero il sito più idoneo per collocarvi la prima pietra. Dotò la nuova città, alla quale diede il suo nome, di strutture moderne. Concesse agli abitanti privilegi perchè potessero ripopolarla degnamente e prosperare.
continua a leggereMattinata
Sicuramente Mattinata è uno dei luoghi più interessanti del Gargano grazie anche alle acque cristalline del mare. In una distesa di uliveti, mandorli e fichi d’india degradanti verso il mare sorge il bianchissimo paese di Mattinata. Derivata dall’antica Matinum, è edificata a strati e gradoni ricavati dalla roccia su due colline, Castellacelo e Coppa della Madonna. La circondano il Monte Sacro, noto nell’antichità come Monte Dodoneo, ed il Monte Saraceno dove è possibile vedere i resti di una necropoli dell’età dei bronzo.
Mattinata può vantare una delle più belle spiagge del Gargano: chilometri di ciottoli levigati da un mare cristallino da dove partire in barca per visitare le numerose grotte, cale e spiaggette accessibili solo dal mare. I Faraglioni di Baia delle Zagare, la spiaggia di Vignanotica e quella di Mattinatella sono meraviglie della natura. La bellezza del luogo, l’ospitalità dei suoi abitanti e le moderne strutture turistiche fanno di Mattinata una delle mete turistiche più apprezzate in Italia.
continua a leggereForesta Umbra
La Foresta Umbra ha una superficie di circa 10.000 ettari ed è ubicata nella parte più interna del promontorio del Gargano, presenta una geografia accidentata con rilievi che raggiungono gli 800 metri sul livello del mare e propaggini che si spingono fino alle coste.
La Foresta Umbra è ricchissima di flora, vanta oltre 2.000 di specie vegetali, ed è la più grande foresta italiana di latifoglie con faggi, che sono dei veri e propri monumenti botanici, con altezze di oltre 40 metri e diametri superiori al metro. Sono presenti circa 4.000 ettari di faggeti, querceti di Cerro, con presenza di Farnetto, Leccio, Roverella e specie nobili quali l’Acero o Palo, il Carpino bianco, l’Acero campestre, l’Acero montano, l’Orniello, il Tasso e tante altre specie, in particolare il Pino d’Aleppo nelle zone costiere.
Anche la fauna è molto ricca e variegata, tipico è il Capriolo autoctono garganico, il Gatto selvatico, il Cinghiale, il Tasso, la Donnola, il Ghiro e l’Avifauna: il Gufo reale, il Gufo comune, il Picchio, l’Allocco, il Barbagianni, la Gazza, la Beccaccia ed altre. Il Gargano e la Foresta Umbra possono definirsi “il regno della biodiversità”, infatti, anche se il Gargano rappresenta solo per lo 0,7% del territorio nazionale, detiene il 40% della flora italiana e il 70% degli uccelli nidificati nel nostro paese.
continua a leggereVieste
La città di Vieste è situata nella regione Puglia in provincia di Foggia ed è chiamata la "Perla del Gargano", inoltre è una delle città più antiche della Daunia. Fu una colonia greca e un municipio romano: sotto il dominio di Diocleziano ebbe il suo periodo di maggior splendore. La città di Vieste venne dominata dai bizantini, dai longobardi e dai normanni. La sua storia è legata a quella della città di Merino che venne distrutta nel 914 d.C. Nel corso del 1200 la città subì un violento saccheggio da parte dei veneziani che devastarono buona parte della città, compresa la Cattedrale, ma la distruzione più violenta, Vieste, la subì da parte dei pirati Turchi nel 1554. La città venne ricostruita nel corso del XVI sec. dal Re di Spagna.
Sono molti gli eventi e le manifestazioni che si tengono in sito, tra cui: la Sagra della Frittata, la Settimana di Festa Mariana e la Sagra del Pesce Azzurro. Molto attesa, inoltre, è la rassegna di manifestazioni musicali, teatrali e cinematografiche “Viestestate”. Oggi Vieste è una località balneare e principale meta turistica del Gargano per via delle sue bellezze costiere, come dimostrano le stupende baie, le sporgenze e gli strapiombi e le suggestive grotte.
continua a leggereIsole Tremiti
Unico arcipelago italiano dell'Adriatico, le Tremiti sono costituite da cinque isole (San Domino, la più famosa, San Nicola, centro storico ed amministrativo, Capraia, Cretaccio, Pianosa) e da alcuni scogli di modestissime dimensioni. Si trova una ventina di chilometri al largo delle coste settentrionali del Gargano, facilmente raggiungibile dalle coste limitrofe via elicottero o via nave.
Le Isole Tremiti si sviluppano per una superficie complessiva di circa 3 kmq. Le uniche isole abitate sono San Nicola e San Domino con una popolazione di circa 350 abitanti (che, oltre tutto, non vi risiedono per l'intero anno), rendendo il comune il più piccolo della Puglia ma, probabilmente, il più famoso dal punto di vista turistico, come testimoniato anche dalle residenze di numerosi vip.
L'arcipelago delle Isole Tremiti è un piccolo angolo di paradiso, in cui la limpidezza del mare, i fondali variopinti e puliti, il clima gradevole, l'aria pura, la vegetazione rigogliosa, la natura incontaminata, le coste aperte da cale e grotte suggestive creano zone di una bellezza eterea cui nessun appassionato del mare e della natura dovrebbe resistere. Questo straordinario santuario della natura si è visto assegnare il riconoscimento, quanto mai meritato, di Bandiera Blu.
continua a leggerePeschici
Peschici è un suggestivo borgo di mare abbarbicato sulla roccia, situato nel punto più a Nord del Gargano e dell’intera Puglia. Le origini di Peschici risalgono all’incirca all’anno 1000, quando truppe di soldati mercenari slavi ottennero in dono dall’Imperatore Ottone I il campo di San Vito del Gargano, dove oggi sorgono Peschici e Vico del Gargano. Ancor prima che sorgesse il centro abitato alcuni monaci benedettini si erano stanziati nella piana ai piedi del paese ed avevano fondato l’Abbazia di Calena, oggetto di contesa dall’antichità sino ai giorni nostri.
Il centro storico di Peschici è custodito all’interno di mura medievali, oggi in parte distrutte ed in parte inglobate da abitazioni, ancora visibili percorrendo la scalinata sulla destra della chiesa di Sant’Elia. L’accesso al borgo antico di Peschici dal centro “nuovo” (Corso Garibaldi) è segnato da un arco e da una torre di avvistamento di epoca angioino-aragonese (1300 -1400) che i peschiciani chiamano “Porta del Ponte”, in memoria del ponte levatoio che chiudeva il paese ad ogni calar del sole per proteggerlo dai briganti.
L’ingresso dal mare, ai piedi del Castello di Peschici, corrisponde alla odierna via Porta di Basso, così chiamata per la presenza, in passato, di una porta di accesso secondaria riservata ai braccianti ed ai pescatori che “salivano” dalla baia e dai campi circostanti di ritorno a casa. Il nucleo di case che oggi costituisce il centro storico di Peschici è una commistione di stili architettonici differenti, case a cupola e tetti a spiovente, espressione di diversi periodi storici e dominazioni.
continua a leggere